Quando un'azienda italiana che produce e vende arredi, mobili o divani avvia, sulla base di un
piano strategico preciso, un'attività di export dei suoi prodotti e servizi, difficilmente sceglierà, fin da subito, di costituire una struttura commerciale orientata all'export.
Il Temporary Export Manager è il primo passo in questo senso: in veste di consulente e senza rappresentare un costo fisso per la struttura, opera per pianificare l'avvio delle operazioni di ricerca di domanda estera e gestisce l'internazionalizzazione dei processi di sales, produzione, logistica e post vendita - il tutto limitando i rischi e i costi connessi con questa operazione.
Un servizio di export office in outsourcing
Wood Export Specialist propone alle aziende che operano nel settore del legno e del mobile, un servizio coordinato e completo di ufficio export.
Questo consente a chi vuole fare i primi passi nei mercati esteri o intende avviare sperimentazioni o contatti internazionali, di insediare in brevissimo tempo un Temporary Export Manager e il suo relativo back office.
Perché un processo di internazionalizzazione sia centrato, non faccia perdere tempo e investa sui mercati ad alto potenziale, è importante che l'Export Manager sia un soggetto che - oltre alla catena del valore del settore del legno - conosca i mercati obiettivo, le loro logiche commerciali e le loro peculiarità anche in tema di marketing internazionale, che abbia conoscenze e contatti in quei mercati e sappia creare nuovi canali di vendita.
Perché il segreto per un processo di export di successo è proprio questo: è creare le opportunità, avviare nuovi accordi stabili, politiche di collaborazione durature e partnership di vario tipo che possano ripagare gli investimenti pianificati e generare l'utile e i risultati attesi.
Di cosa si occupa un export office in outsourcing
Per espandere i propri confini aziendali ed aprire la propria azienda verso altri mercati serve qualcuno, una guida, che sappia in che direzione andare e con quali strumenti e metodi.
La scelta di internazionalizzare, fatta al termine di un processo di
valutazione delle caratteristiche uniche e peculiari della propria azienda, è solo il primo passo del percorso. Le strade che si aprono sono infinite così come i mercati su cui puntare.
Se in azienda non esiste una competenza fine su questo argomento, la soluzione più efficace ed efficiente è quella di affidare l'incarico a qualcuno di esterno che, senza appesantire la struttura di costi, valuti le diverse alternative e proponga al titolare e al management alcuni percorsi tra cui scegliere.
Wood Export Specialist ha professionisti che hanno un'esperienza reale in questo senso, hanno avviato processi di export che durano tuttora.
Per esempio: abbiamo supportato un'azienda di produzione di mobili su misura nella fase di internazionalizzazione delle vendite puntando sul loro processo di progettazione, unico, peculiare, opera di architetti particolarmente creativi.
Abbiamo trovato buyer esteri per un'azienda di arredo nota per la sua sfrontatezza nell'abbinamento dei materiali (lino, metallo, legno) e per la sua spiccata abilità di incontrare il gusto moderno dei clienti. O ancora, abbiamo stretto una partnership all'estero con una catena che ora vende anche i divani prodotti da un'azienda italiana e da qualche mese gli ordini esteri hanno superato quelli nazionali.
La scelta di che direzione prendere per l'export
Il Temporary Export Manager e, in generale, un export office in outsourcing sondano le alternative disponibili attraverso l'analisi dei mercati e dei settori in cui l'azienda vuole posizionarsi e ne selezionano alcune sulla base delle preferenze e degli obiettivi del management, che viene sempre coinvolto in queste scelte.
L'obiettivo è sì quello di cercare percorsi di crescita alternativi, ma anche quello di mantenere un committment alto e un sufficiente grado di coinvolgimento di tutta l'azienda, funzionale al raggiungimento degli obiettivi.
La ricerca di partner esteri e internazionali
Grazie all'accesso ad un data base di possibili controparti sui mercato target, si crea una lista di contatti e nomi da cui partire per la creazione e lo sviluppo di un'offerta commerciale per il mercato estero.
La competenza di un Temporary Export Manager è evidente non solo nella fase di definizione del prezzo, ma anche nella gestione di tutti gli altri aspetti, come per esempio la negoziazione dei termini di resa, delle condizioni di trasporto e di pagamento.
Struttura organizzativa a supporto dell'internazionalizzazione
Un Temporary Export Manager guida l'ufficio export in outsourcing (o anche interno) anche nelle fasi di creazione del servizio logistico, nelle attività di copertura e di finanziamento delle esportazioni quando occorre.
Poi, ad esempio, valuta l'opportunità e la necessità di sottoscrivere accordi per strumenti di pagamento internazionale o per l'assicurazione dei crediti (alla luce delle caratteristiche delle controparti) e la copertura di alcuni rischi come il rischio di cambio.
Redazione e finalizzazione dei contratti e degli accordi
Dal proprio network di conoscenze di buyer scaturiscono concreti punti di inserimento con cui nasce la necessità di stabilire, condividere e sottoscrivere accordi di collaborazione e partnership.
Il Temporary Export Manager guida, anche attraverso il coinvolgimento di professionisti e legali esperti, la fase di contrattualistica e avvio degli accordi.
I vantaggi di un export office in outsourcing
Affidare lo sviluppo di una strategia di internazionalizzazione a un Temporary Export Manager è un passo accorto da parte di un'azienda: è l'alternativa migliore per avviare i primi contatti e accordi senza appesantire la struttura di costi.
Conoscere, fin dall'inizio, il prezzo di questo professionista e dell'export office in outsourcing è un elemento prezioso anche nella fase di definizione degli obiettivi del progetto.